(Blues Funeral Recordings) Per recensire del materiale sonoro come quello presente, occorre fare una premessa filologica: i The Obsessed sono un gruppo enormemente sottovalutato, ma ad oggi considerati dagli addetti ai lavori dei veri pionieri del doom ottantiano, un doom molto diverso da quanto si conosce oggi. A cavallo dei due millenni, la popolarità del gruppo era tutto sommato alta, dando la possibilità alla band di permettersi lo sfizio di alcune uscite molto specifiche. Risale infatti al 2019 la prima versione di questo album, nato per raccogliere outtakes e b-sides, in modo da pubblicare anche il materiale più vario e ricercato del gruppo. Qui l’album viene riproposto per un record store day, per l’occasione rimasterizzato e tirato a lustro. Lo stile del gruppo, riconoscibilissimo, dona a queste tracce “scartate” un’omogeneità di fondo tale da poter far percepire l’uscita come un album vero e proprio, fatto di suoni allungati, atmosfere cerulee e sonorità di classe, ricercate. Ormai l’album ha due decenni e il gruppo il doppio degli anni, ma devo dire che il doom invecchia bene, resta un sottogenere di elite, che nulla ha a che vedere con il suono ‘popolare’ dei Sabbath, con buona pace dei loro adepti. Qui si parla di classe, pura e semplice. E la classe non muore mai…

(Enrico Medoacus) Voto: 8/10