copTheTrick(Autoproduzione) Debutto discografico per i Toscani The Trick, band hard rock attiva dal 2013. Il gruppo affonda le proprie radici musicali negli anni ’80, inglobando stili che vanno dal pop al glam, passando per il funky, fino all’hard and heavy. L’intro “C…” parte con la sigla della soap opera “Beautiful”, seguita dall’audio di un pornazzo di serie Z. “There To The Place Where The Sun’s Always Shining In The Sky” è un hard blues diretto, potente e scanzonato dal ritornello squisitamente pop. “Senseless” è guidata dai sintetizzatori, creando un frizzante mix tra hard rock alla Europe e synth pop alla Orchestral Manoeuvres In The Dark. La successiva “Prince (Road To Hell)” è fortemente influenzata dal funky, con il basso a fare la parte del leone, fino al ritornello in cui si inseriscono le chitarre distorte, e un finale che esplora nuovamente territori cari alla new wave. Esilarante l’intro di “Fast Love”, volgare all’inverosimile, mentre il brano è un divertente hard rock/glam tra Poison e primi Bon Jovi. Con “See The Light” e “We Are Who We Are”, la band sterza su sonorità affini agli Scorpions: arpeggio acustico iniziale e un crescendo che porta ad un refrain energico per la prima, ritornello anthemico da stadio per la seconda. La conclusiva “Bittersweet Melody” si apre con un riff aggressivo, tipicamente hard’n’heavy, che si stempera in arpeggi acustici e vocals melodiche, synths e nuove accelerazioni. Un album piuttosto variegato, che raccoglie un po’ tutte le sonorità che caratterizzavano gli anni ’80 e riproposte con buona personalità, competenza e molta ironia.

(Matteo Piotto) Voto: 7/10