coptheweaver(autoproduzione) In questi giorni è superfluo definire il genere suonato da una band, ammesso poi che sia un’operazione necessaria, come nel caso dei toscani The Weaver, per i quali l’ambito ‘post’, hardcore e metalcore, oltre al rock alternativo e chiassoso, sono dimensioni che si sovrappongono inevitabilmente. Un armonizzazione appunto, un essere moderni e attuali, attraverso cinque brani disegnati dal variare delle chitarre che passano da accordi rabbiosi, tra metalcore e hardcore, e arpeggi tipici delle sfumature alternative, ritmiche potenti e un cantato che o urla oppure fa cose in chiaro per dare melodie e contrappunti alla musica stessa. Tutto ciò è dietro alla faccia della Luna: la copertina si mette davanti a questo sound che sa di epica moderna, dell’amaro dei nostri giorni e delle speranza verso un futuro ignoto. Le tastiere sottolineano questa epica, si alleano alla voce di Alberto Martino e insieme danno profondità e maggiore melodia ai brani. “Moonlight” offre comunque spunti di interesse: le canzoni hanno diversi ‘momenti’ e variazioni e soprattutto non subiscono l’andatura del canonico formato-canzone, ma nonostante ciò “Slave”, “The Journey” e le altre, danno un continuum armonico interessante.

La band ha messo in download gratuito l’EP ma c’è anche una bella versione digipack, info QUI e QUI.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10