(Season Of Mist) Questo manipolo di ispirati, espressivi, poetici e illuminati musicisti russi vedono il proprio album del 2020 ristampato in diversi formati. Theodor Bastard fonde nella propria musica elementi folk, dark, psichdelici, elettronica, trip hop e di world music. Capitanati da Fedor Svolotch (dulcimer, sampler e altro) che ha fondato la band almeno 20 anni fa e la cantante Yana Veva, la band in totale consta di sette elementi, i Theodor Bastard vengono considerati tra i massimi esponenti dell’electronic karelian neofolk. La Carelia è una delle repubbliche russe e tra quelle che confina con la Finlandia. Fedor Svolotch sulla sua terra dice che «è una regione del nord aspra con una natura imprevedibile, con foreste di abeti rossi e pini. Gli orsi si trovano qui. Alci e lepri vengono direttamente a casa mia. In Carelia ci sono bellissime scogliere e laghi limpidi di acqua dolce. Questi sono i nostri luoghi di potere personali, i luoghi dove le pietre e i venti ci parlano. Cantano per noi le canzoni della natura aspra del nord». Sono gli sciamani per antonomasia i Theodor Bastard che esprimono pezzi dalla magia sospesa, pieni di grazia e melensa fluidità. Dulcimer, percussioni, ocarina, violoncello, tastiere, batteria e altri strumenti meno convenzionali, sono i capisaldi di questa arte dalla grazia smisurata. Musica che emerge dalle radici di una terra estrema quanto incantata. “Volch’ya Yagoda” vuol dire ‘bacche del lupo’ che è il nome popolare russo per qualsiasi bacche di bosco velenose. Il nome ha un’ascendenza mitologica, ovvero che le bacche non dovrebbero essere mai mangiate perché sono pericolose, ma solo chi le conosce può usarle perché possono essere curative.

(Alberto Vitale) Voto: 9/10