(Volcano Records) Ad un decennio dalla fuoriuscita dagli Hardcore Superstar, con alti e bassi di carriera, il chitarrista Thomas Silver debutta come solista. È una specie di nuovo inizio, dopo la gloria e la fama raggiunte con la band con la quale ha girato il mondo: quindi questo ‘vangelo’ espresso dal suo punto di vista appare molto azzeccato, a partire dal titolo stesso. Lontano dallo stile della sua band storica, in dieci anni Thomas è rinato ed offre al suo pubblico undici brani di potentissimo hard rock, con un’anima rock’n’roll decisamente presente ed efficace. Canzoni belle, mature, ricche di melodia, ritmica, assoli e sempre coronate da ritornelli intensi, catchy, cantabili ed immediatamente memorizzabili. “Caught Between Worlds” è subito diretta, potente, intensa e con un refrain esplosivo. Anche per la provocante e sensuale “Public Eye” è il ritornello corale che domina presuntuosamente la bellissima canzone. Oscura “D-Day”, un brano molto intimo, con un mid tempo possente ed una evoluzione che in qualche modo fa ricordare gli HIM. Vena ribelle, un po’ punk, con “Coming In, Going Under”, un brano molto ben costruito dalla fulminea immediatezza orecchiabile. “Time Stands Still” torna su tematiche introspettive, è tetra e deliziosamente bluesy, mentre si toccano spunti southern con “Bury The Past”. Efficace “On A Night Like This”, gustosissima “Mean Town”, con altra energia blues su “Not Invited”, prima della quasi autobiografica ballad “All Those Crazy Dreams”, posta malinconicamente in chiusura del disco. Disco efficace, senza debolezze, curato nei dettagli ma con una chiara passione, una passione ritrovata, rigenerata e, speriamo, duratura!

(Luca Zakk) Voto: 8/10