(Svart Records) È favolosa l’oscurità emessa dagli album dei finlandesi Throat! E con questo nuovo lavoro, il quartetto di Turku manifesta un umore nero, deliziosamente tetro, provocantemente decadente, visto che spiegano il titolo dichiarando che il sorriso è contagioso e pertanto, in questi tempi complicati, bisogna sorridere meno! Quelle linee vocali dark wave, profonde e tenebrose ma capaci di esplodere e gridare forte esprimendo disperazione, vengono contornate da un album di una tonalità molto più grigia dei due precedenti, rendendo la band più introspettiva ed un po’ meno punky, più melodica e meno scatenata, con arrangiamenti cinici e capace di un sarcasmo sonoro geniale. Basso che graffia, voce asociale, assalti di chitarra irrequieti, aperture atmosferiche suggestive sulla opener “Conveyor Line”. Incisivo quel riff subdolo di “Grounding”: mentre scorre pulsante, sembra prenderti in giro, canzonarti, progredire verso qualcosa di divertente… ma la voce di Jukka Mattila spegne con estro ogni ottimismo, dando spazio ad una divagazione in stile Type O Negative ed al tuonante assolo di chitarra in perfetto stile sludge/grunge. Rocambolesca e con anima post punk “Shots”… prima di sterzare verso teorie noise e hardcore, scatenandosi… scatenando. Tanto profonda quando scatenata “Deadpan”, un pezzo nel quale prende forma un’alternanza tra ritmica sensuale ed attacchi di panico noise/psichedelici. La lunga “Home Is Where Your Hurt Is” è un brano drammaticamente noise con tendenze ambientali acide, mentre sembra quasi allegro l’incedere cupo di “Vanilla Cuts”, prima della conclusiva “Hospice”, il pezzo più rock, ma anche più sludge, più teatrale, più scenografico e cosmico, un brano nel quale il vocalist non teme impostare tonalità più incisive, mento dark ma decisamente più inquietanti. Album nel quale l’unico colore chiaro è quello dello sfondo della copertina: i Throat con il nuovo disco non cercano in nessun modo di essere amichevoli, ma la geniale superbia di “Smile Less” rende l’album subito attrattivo, immediatamente coinvolgente… per poi rivelare ascolto dopo ascolto ulteriori micidiali dosi di malessere, di noia, di totale mancanza di compatibilità sociale, di naturale alienamento dal mondo quotidiano.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10