(Hells Headbangers) Uscita discografica secondo copione per questa splendida etichetta. Il gruppo in questione è al debutto per modo di dire, visto che bazzica il sottosuolo del Nuovo Continente da ormai tre lustri. In realtà poco è invariato dell’attitudine estrema ed underground del combo statunitense, una sequenza di ingiuriose sfuriate sonore in cui i nostri se la prendono con la Chiesa o, in alternativa, si mettono ad adorare il male. Il black proposto è quanto di più americano possa offrire la scena musicale, sempre leggermente virante al death ma soprattutto tiratissimo e senza mezze misure. Nessun inserto strumentale, niente armonie, bensì riff serrati, batteria portata allo stremo e linee vocali portate avanti con un growl feroce e cattivissimo. La produzione si assesta su buoni livelli, mantenendo quel sottofondo di suono impastato e leggermente sabbioso tipico dell’underground a stelle e strisce. Striscianti.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10