(Battlegod/Twilight) Stranissimo progetto questo dei Tomorrow’s Outlook: due musicisti e un manager-songwriter dell’estremo nord della Norvegia che hanno messo su un metal project con tre ‘guest singer fissi’ (cosa significhi non ne ho idea) e altri ospiti dietro alle pelli e al microfono (fra cui l’immancabile Michael Kiske), registrando singolarmente 12 brani e una cover nell’arco di quattro anni per poi darli alle stampe in un unico cd che si chiama “Eagle” (scritto in caratteri leet). Effettivamente l’ascoltatore avverte subito di trovarsi di fronte a una compilation di brani abbastanza diversi per ispirazione e composizione, che comunque bazzicano tutti in ambito heavy/power. “Gate to Freedom” è un incrocio fra Stratovarius ed Helloween, una sorta di happy power dalle influenze non tedesche ma nordiche, mentre nella power ballad “A Song for you” le linee vocali appaiono un po’ stiracchiate. “The ethereal Dream” è un altro mid-tempo presente in due versioni in scaletta (una delle due è eseguita da Kiske): discreta escalation di toni nel corso del pezzo, ma onestamente il risultato non è niente di eccezionale. Belle invece “White Lightning”, soprattutto nelle parti acustiche, e “Kill again” per il refrain cantabile e immediato. La cover di Lizzy Borden “Red Rum” è cantata nientemeno che da Graham Bonnett, il quale partecipa pure alla scialba “Glass Mountain”. Un disco che non lascia pienamente soddisfatti nonostante alcuni buoni spunti.

(Renato de Filippis) Voto: 6/10