coptrauma(Pure Steel) Sono i due i motivi che dovrebbero spingere i metalheads a interessarsi ai Trauma: sul loro primo demo ha suonato nientemeno che Cliff Burton; e un loro brano apparve sulla compilation “Metal Massacre II” della Metal Blade. Dopo un disco nel 1984, “Scratch and scream”, e i ‘soliti’ trenta anni di stop, i nostri tornano con un full “length” nuovo di zecca che, naturalmente, esce per la Pure Steel Records. Heavy metal rock con un occhio ai Priest e uno ai Survivor nell’opener “Heart of Stone”; più oscura, vagamente helstariana “When I die”. Seguono poi due pezzi molto lunghi, di sostanza e d’atmosfera, che alternano momenti acustici a ripartenze nette e coinvolgenti: “The long Way Home” e soprattutto “Pain”, il cui inizio non può non far pensare a “Hallowed be thy Name”, alzano moltissimo le quotazioni dell’insieme. Potente e pesante “Egypt”; buono anche il riff classico di “Don’t tread on me”, forse proprio di scuola early Metallica, prima che “Too late” chiuda il disco con un taglientissimo solo. Non si può negare ai Trauma di aver conservato intatto lo spirito degli eighties; “Rapture and Wrath” è un platter sanguigno, a tinte fosche come certo us metal comanda, forse anche ostico a un primo ascolto, ma con un invidiabile spessore.

(René Urkus) Voto: 7,5/10