(Season of Mist) Ma quanto cazzo di ficata fu “Theone of the Goat”, il breve EP dei norvegesi Tsjuder uscito nel 1997? Undici minuti di black metal puro, diretto, tagliente, feroce, tuonante… ma anche fottutamente catchy, travolgente, esaltante. Dopo (oltre) venti anni eccolo tornare. La solita reissue commerciale? Non esattamente. La solita nuova registrazione che rivela mancanza di creatività? Niente da fare. E nemmeno la stessa roba ri-registrata con nuovi musicisti, visto che il nucleo della band è composto sempre dagli stessi loschi individui. Allora cosa diavolo è questa edizione? A 3 anni dalla pubblicazione di “Antiliv”, e -speriamo- in attesa di nuovi riti blasfemi, questa riedizione è un perfetto esempio di come gustare una band ‘dell’epoca’ confrontandola con il suo suono odierno; infatti la release contiene la versione originale dell’EP (con quel suono orribile ma deliziosamente eccitante)… ed una nuova registrazione… cosa che conferma la potenza che i brani hanno sempre celato al loro interno. È stupendo ascoltare queste due canzoni (più intro ed outro) nella sudicia versione 1997 ed poi in versione ‘moderna’, suonate con il gusto e la tecnologia di registrazione odierna. È stupendo ascoltarle in rotazione, facendo um salto nel passato e poi un ritorno al presente. Ed è stupendo rendersi conto che canzoni come la title track e “Dying Spirits” sono pezzi fenomenali … e lo sono sempre stati!

(Luca Zakk) Voto: 8/10