(Purity Through Fire) Secondo EP a due anni dal precedente per i britannici Úlfarr. Poco meno di ventisette minuti, sei pezzi e una feroce voglia di suonare black metal, o ‘cumbrian black metal’ come amano definire il loro sound, in una maniera a metà di quello della prima ora del genere e dunque nella sua accezione norvegese, quanto di quella degli anni a seguire. Cumbria è una contea inglese al confine con la Scozia, una zona nella quale c’è un fiorire di black metal band, ma dove lo stile forse non è ancora un dato di fatto assoluto. Gli Úlfarr sono svelti, rapidi, infiammano i loro pezzi e tendono a plettrare veloce quanto a infilare nel sound qualcosa di stampo hardcore. Un sound ruvido ma squillante e aggressivo, segnato poi anche da diversi cambi di passo. Un drumming voglioso di mettersi in mostra, un comparto chitarre agguerrito, un insieme che pur mostrandosi variegato nel filare i pezzi, comprime al meglio il tutto e determina così un senso di compattezza in queste sei composizioni. “The Ruins of Human Failure” scorre via facilmente, gli oltre ventisei minuti volano. Pregevole “Forgotten By Time” con la sua introduzione atmospheric, una registrazione che appare anche diversa nella resa sonora dal resto dei pezzi e un’andatura che monta pian piano e crea un momento, di circa nove minuti nei quali il clima è struggente ed epico, freddo ma appassionato.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10