(Worm Hole Death Records) E’ palese che la nostra autodistruzione è ad uno stato molto avanzato. Ci stiamo annientando con le nostre mani, suicidio di massa non cosciente, pilotato da pochi individui assetati di un potere temporale, limitato, ma causa della vicina estinzione. E se fosse possibile controllare questa distruzione ai fini di una rinascita, di un nuovo inizio, di una nuova concezione arricchita dalla triste esperienza passata? E’ questo l’argomento dell’ottimo concept album di questi cinque Italiani, gliUnderwell. Autori di un genere pesante, altamente ispirato al metal core, riescono a produrre un sound ampiamente condito con sonorità metal, intermezzi melodici, sezioni atmosferiche, riff heavy. Anche la voce riesce a modulare su diverse frequenze, creando un range vocale ampio e valido, che mai si fossilizza sul monotono growling tipico del metalcore. Le ritmiche sono irresistibili, sicuramente di micidiale effetto in esecuzione live. Interessante “The World of Pain”, con cambi repentini, sia di tempo che di voce. Bello l’assolo che firma la potenza di “A Shadow of the Night”. Molto thrash e molta melodia in “Sick Young”, seguita dalla ritmica aggressiva di “Bye Bye Black Bird”. Altro pezzo molto vario e decisamente ben suonato è “Clean Cut Skin”, anch’esso con un assolo bellissimo a condimento di una sequenza di ritmiche spacca ossa. “The Healing” è la mia preferita, con il suo intro inquietante, è forse il pezzo che più evidenzia le ottime capacità vocali di Marshmallow. Chiude l’album la cadenza di “The God’s Anxiety”, capitolo finale di una disco molto bello, innovativo nel suo genere, suonato da gente capace ed intelligente. Il primo solido mattone nella costruzione di un futuro interessante per una band che riesce ad offrire qualcosa di nuovo, valido e molto divertente.

(Luca Zakk) Voto: 7/10