(Ripcord Records e altre*) Gli Uragano di Sanremo hanno pubblicato in dieci anni diverse e per più etichette italiane e non, in gennaio hanno pubblicato, come da titolo, questo loro debut album in vinile e digitale che esprime perfettamente capacità e personalità, quanto foga e creatività. La band ligure si lancia in un post hardcore con momenti post metal e vagonate di screamo. Il loro suonare è un saliscendi in una sinusoide imperfetta. Da staffilate tipicamente post hardcore con urla disperate e un cantato sofferto e invasato, la band crolla in fasi di stasi, vivacchia. Il cantato di Luca, unica chitarra in formazione, passa da un semi-sussurro, un parlato, a qualcosa di più deciso e fino a letteralmente esplodere in sincrono con la musica.  Ometto è al basso, peccato sia un po’ piallatoi dal mixaggio – almeno dal promo ricevuto – e contribuisce al canto con Alekos – in “LP1” figurano tre contributi per altrettanti testi e dei quali uno è anche ospite al microfono – tastierista e eminenza grigia ma non volatile di questo sound corrosivo quanto straniante. Boda, batteria, è il cuore pulsante, l’elemento che trascina o sostiene questo invasamento sonoro. Un album fatto di bassi giri che d’improvviso tende a esplodere, con ceneri sonore che si alzano e offuscano la luce e poi, con pura e fastidiosa ma eccentrica follia, queste ceneri vengono sospinte via e senza grazia da una cieca irruenza. Solo frenesia schizzata? No, c’è della poetica sottile, della melodia smerciata con cautela e tanta parsimonia ma c’è, esiste.

(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10

*Ripcord Records, 1A0, Salto Mortale Music, Dischi Decenti, Non Ti Seguo, Remorse Records, Bus Stop Press.