(Black Lodge Records) Nuovo progetto solista per lo svedese Daniel Beckman (Ages e Twilight Force, oltre che le varie collaborazioni con Sabaton, Månegarm, ed altri) il quale si lascia andare al folk nordico/medioevale, puntando su pulsazioni, su vibrazioni sciamaniche, su una dimensione tribale che va oltre i gelidi confini del nord Europa. Un concept album sostanzialmente, un percorso, una narrazione in qualche modo metaforicamente e fisicamente drammatica, un viaggio attraverso le foreste del nord, pieno di ostacoli, di difficoltà, di prove che scatenano conflitti interni… il tutto circondati da una bellezza senza limite, da un paesaggio solenne e maestoso. Dall’alba al tramonto, il viaggio inizia con il risveglio, prosegue con il cammino, l’inno, il duello, la veglia, il ritorno a casa e il meritato sonno, sia esso temporaneo o eterno. Senso di trionfo mistico con il risveglio di “Gryning”, malinconica ed infinitamente suggestiva “Avfärd”, un brano in grado di svelare la vera dimensione artistica di questo progetto. Teatrali… cinematografiche, ricche di suspense ”Strövtåg” e “Hymn”, quest’ultima con favolosi archi ed inserti orchestrali. Incalzante e folk-psichedelica la poderosa “Envig”, oscura e misteriosa “Vaka”. Sognante “Hemfärd”, prima della conclusiva “Dvala”, brano ricco di nostalgia con un gioco di voci sublime. Folklore, folklore oscuro. La tribù, le costruzioni in legno, l’odore delle braci, della cenere, della carne, del pesce, del mare, del vento, della foresta circostante, del legno appena tagliato, della pietra. Otto brani coinvolgenti, spesso ipnotici, ricchi di strumentazioni etniche, ricchi di magia, ricchi della poesia in lingua madre espressa con l’incanto dalla voce di Daniel e della meravigliosa contralto Kristin Starkey. Musica cricca di personalità con una atmosferica introspettiva irresistibile.

(Luca Zakk) Voto: 9/10