(Autoproduzione) Fra le band che ancora si battono in nome del pagan metal ci sono sicuramente i canadesi Valfreya, che pubblicano il secondo album alla lunghissima distanza di cinque anni dal primo, l’apprezzabile “Path to Eternity”. Stavolta i nostri si dedicano alla leggenda di Eric il Rosso e alla scoperta dell’America che, probabilmente, va a lui ascritta. Dopo una bella intro d’atmosfera, “Odin’s Fury” riesce a mantenere un ottimo equilibrio fra il classico pagan metal e un flavour molto cinematografico. Ortodossa “Mortal Supremacy”, mentre “Shame and Despair” ci conduce su tonalità molto marziali e violente. “Peuple du Nord” è un riuscito canto folk ferocemente metallizzato; non mi ha convinto, a dire il vero, la titletrack, che vuole passare da tonalità quasi celtiche ad altre dell’est europeo con del pagan black nel mezzo! Le carte sono mescolate molto meglio in “Evolution”, brano che mi ha ricordato certe acrobazie del songwriting dei Siegfried. Perdonata qualche occasione caduta di tono, i Valfreya meritano una chance anche per l’entusiasmo con cui diffondono la propria musica.

(René Urkus) Voto: 7/10