(AFM) Torna sul mercato il secondo album dei progsters australiani Vanishing Point, uscito originariamente nel 2000 per la Limb, e oggi ripubblicato dalla AFM con un cd bonus. Sarò onesto: non ho mai ritenuto questo disco una vera perla, ma solo un buon prodotto di genere… e non ho cambiato idea. “Surreal” dispiega un melodic metal molto scandinavo nei modi e nelle atmosfere (compresi i piccoli spunti progressive); i suoni della batteria non sono però ottimali. Punte di prog rock nel break pianistico di “Closer apart”, ma forse il primo pezzo veramente interessante è “Bring on the Rain”, con il suo ottimo e maturo lavoro chitarristico. Otto minuti per le evoluzioni vagamente Rush di “Never walk away”, mentre la ballad acustica “The real You” indugia forse troppo sul refrain; anche “I will awake” è un brano apprezzabilmente maturo, con un buon uso delle tastiere, ma il disco sembra non sfondare mai. Anche gli otto minuti di “Father (7 Years)” hanno una certa fluviale magniloquenza prog, ma si tratta di partiture già sentite e prive di vero mordente. Sul secondo cd, naturalmente riservato ai cultori della band, circa 25’ di live in unplugged, due cover (ben riuscita “On the Turning away” dei Pink Floyd), due bonustracks dalle edizioni giapponesi e una nuova versione di “Samsara”, pure presente nel debut.

(René Urkus) Voto: 6,5/10