(Kranky) Atmosfere celesti, spaziali, venti melodici che arrivano dall’altrove, da altri mondi. La Vantzou plasma suoni per situazioni melodiche nelle quali dove ritroviamo atmosfere anche prossime a Tangerine Dream, di musica ambient e comunque a qualcosa che punta all’introspezione. Ombre, ricordi, luoghi lontani, la solitudine albergano in “No.4”. C’è tutto e l’ascoltatore ci ritroverà di tutto, per ciò che appare come una colonna sonora di giorni bui, lontani, ma anche di momenti di pace. Belga, compositrice, quattro album con Kranky, uno stile minimale che spazia da un silenzio latente fino all’ambient di taglio cosmico. Con la Vantzou si ha spesso l’impressione di muoversi in una dimensione, che può essere quella che sovrasta il nostro cielo, il cosmo appunto, o abissi insondati. Altri momenti di “No.4” hanno toni sacri, gregoriani, altri hanno una semplice delicatezza. La Vantzou ha sviluppato più idee, ma anche attraverso una direzione non sempre chiara. “No.4” è stato realizzato tra New York e Bruxelles, con missaggio avvenuto a Berlino. La realizzazione dunque è stata un esplorare attraverso lo spazio e il tempo delimitati da queste tre città. Un ambient solo a tratti raffinato, ma placido e con anfratti di mistero.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10