(Massacre Records) Nello stesso giorno in cui propone la riedizione di “From over Yonder”, la Massacre Records fa tornare sul mercato – sotto il monicker Velvet Viper – il secondo disco degli Zed Yago, originariamente uscito nel 1989 e, almeno a parere di chi scrive, decisamente inferiore all’esordio sotto tutti gli aspetti. Ignoro perché Jutta Weinhold abbia deciso di ripubblicare questo album sotto il nome della sua nuova band (immagino qualche bega legale o magari qualche dispetto agli ex-membri degli Yago…), in ogni caso “Pilgrimage”, qui rimasterizzato per l’occasione, che pure in più casi si dedica a temi marinareschi e all’oscura storia della fanciulla Zed Yago, ha delle lyrics più variegate. La intro riprende addirittura Wagner, poi la cadenzata titletrack è forse troppo legnosa e statica per convincere. Funziona meglio “The Fear of Death”, sempre lenta ma più coinvolgente, soprattutto grazie alla potente interpretazione vocale di Jutta. Altro mid-tempo muscolare, con un buon refrain, è “Black Bone Song”, ma l’album non va davvero mai veloce (altro lentone troppo costante è “The Man who stole the holy Fire”). Bel solo nella ballad “The Pale Man”, la conclusiva “Fallen Angel” è metal che si porta dentro gli eighties. Fra le quattro bonustracks brilla l’ottima “Merlin”, sostenuta da un guitar working molto americano, e per restare in tema buona anche “King Arthur” con il suo martellante refrain. Gli Zed Yago interruppero la loro attività nel 1990; subito dopo Jutta fondò i Velvet Viper che, dopo lunghissime pause, sono attivi ancora oggi.

(René Urkus) Voto: 7/10