(Massacre Records) I Velvet Viper di Jutta Weinhold sono tornati sulla scena nel 2017, e questo è il secondo disco del loro nuovo corso: la Massacre ha dato fiducia alla matrona dell’hard rock tedesco… che qui, naturalmente, si propone su tonalità più metal. Si parte con l’impostatissima “Götterdämmerung”, dedicata naturalmente a Wagner e alle vicende dei Nibelunghi: l’impianto hard’n’heavy c’è tutto, ma non si può pretendere da Jutta a 72 anni (!) che canti come 30 anni fa… la sua voce è certo ancora apprezzabile, ma può fare ormai poche cose e purtroppo si sente, con alcune incertezze qui e lì. La situazione è evidente pure nei vocalizzi del roccioso up-tempo “All By Yourself”, e nella sabbathiana “The Wheel Has Come Full Circle”, dedicata al ‘King Lear’ shakesperiano, ci sono un paio di urletti fuori parte… anche se, va detto, Jutta ci emoziona ancora nella power ballad “Something is Rotten”. Attenzione però, perché questo disco un pezzo da novanta lo contiene: si tratta di “Samson and Delilah”, reminiscente del Dio ‘magico’, quello dei Rainbow e delle prime prove soliste. Va segnalata pure la stentorea “Hide Your Fire”, che ricorda i Wizard, ma in generale credo che questo disco serva a fare una riflessione sui ‘grandi vecchi’ del metallo. Jutta non è ancora da ritiro assoluto, ma in generale andarsene prima del declino è certamente segno di maturità. Pochi, pochissimi hanno compiuto una scelta del genere…

(René Urkus) Voto: 6,5/10