copvengeance(Steamhammer / SPV) Che band assurda questi olandesi. Un passato strano, confuso. Sono in giro da trent’anni, ma la loro line up è sempre stata un autentico casino. Una band sfortunata. Non hanno mai avuto un gran successo, al contrario di certi membri storici quali Arjen Lucassen che andò a dedicarsi al suo famoso progetto solista. Per fortuna c’è ancora il cantante fondatore con la sua voce unica, inimitabile, altrimenti tra cambi di line up e funerali, non ci sarebbe nessuno di originale. Ma Vengeance vuole dire heavy metal.  Metal di quello vero, sincero, diretto… e “Piece Of Cake” non nega certamente queste premesse. Un titolo ironico per descrivere la tormentata esistenza della band, presenta undici canzoni piene di energia, di indistruttibile inclinazione alla potenza ed al divertimento. Ritornelli indimenticabili dal primo ascolto, riff taglienti, assoli ottimi: musica perfetta per chiunque si auto definisca “metallaro”. Un inno con “World Arena”. Metallo ricco di sentimento, cantato in maniera sublime, suonato con passione e classe con “Tears From The Moon”. Fantastica la power ballad con anima blues intitolata “Back To Square One”, mentre la successiva “Headquake” rappresenta puro headbanging, un pezzo esplosivo che ancora una volta vanta voce e chitarra fantastiche. La title track è fuori di testa, e si ispira al sound degli AC/DC, dimostrando l’indole divertente della band e la versatilità dell’ottimo singer. Un album assolutamente gustabile, capace di scatenare quell’elettricità tipica del vero heavy metal. Non ci sono ricerche stilistiche particolari, ci sono “solo” tre quarti d’ora di metallo che scotta, di metallo come deve essere: la “vendetta” del metallo!

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10