(Autoproduzione) Ad essere sincero dopo tre canzoni dei toscani Versions ho provato un senso di monotonia. Non tanto per loro, ma a causa di quel solito metalcore moderno e melodico che imperversa ormai da tempo. Si, pensavo, le solite tirate tipiche del genere e cioè chitarroni pesanti, groove, i break down, le fasi melodiche e in totale contrasto con i riff muscolari che li hanno precedute. Gli album da recensire però non si ascoltano mai una sola volta e mai con distrazione e per scrivere una recensione diventa necessario il tempo. Quest’ultimo, il tempo, è stato galantuomo per i Versions perché l’album è stato pubblicato nei primi giorni del 2012, ma solo ora trova una distribuzione e un supporto promozionale degno di nota. Inoltre la band in autunno si produrrà nel primo tour europeo. Tornando alla musica, “A Clearer View” l’ascolto attento ha rivelato un’elettronica sommariamente discreta, ma sempre inserita con arte e tale da impreziosire alcuni passaggi, inoltre c’è anche un ché di industrial che aleggia nelle canzoni. Aspetti, questi, che permettono ai Versions di esibire dunque un metalcore meno scontato o comunque da calderone. Interessanti “Misplaced”, perché è un giusto connubio tra melodia e metal, la seguente e breve strumentale “Closed Mouth Discussions”, dai pregevoli toni progressivi (altro elemento presente, in piccole dosi, in questo lavoro), e la titletrack, dal suo pathos smisurato e dalle atmosfere ampie e struggenti. Nel complesso si registrano anche altre buone composizioni e tutto sommato i Versions per essere al secondo anno di vita rivelano una certa padronanza del genere. Ci si augura solo che gli elementi personali riescano a maturare sempre più. “A Clearer View” propone la produzione di Daniele Nelli dei Tasters, presente anche come guest vocal, al pari di Aaron Maats dei Betraying The Martyrs.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10