(Blood Fire Death / Discos Macarras / Hecatombe Records) Tornano dopo ben otto anni dal loro scioglimento i catalani Vidres A La Sang. Attiva precedentemente dal 2002 al 2010, la formazione proveniente da Barcellona è considerata tra i prime movers della scena estrema cantata in lingua madre. Il loro stile coniuga la vecchia scuola del death metal, con riferimenti a Morbid Angel ed Immolation, con il black epico e melodico dei Dissection. Viene fatto largo uso anche di soluzioni ritmiche più complesse e cervellotiche tipiche di acts quali Gojira e Tool. Ne risulta un lavoro decisamente aggressivo e complesso, che necessita diversi ascolti prima di essere metabolizzato completamente, ma paradossalmente allo stesso tempo è d’impatto e coinvolge l’ascoltatore fin da subito. Davvero azzeccati anche gli inserti ambient/acustici che mi richiamano alla mente i Tiamat di “Wildhoney”. I pezzi sono piuttosto lunghi e piuttosto articolati, e questo permette alla band di sviluppare ogni singola sfaccettatura in ogni singolo brano. Un lavoro brutale e raffinato allo stesso tempo, per una delle band estreme spagnole più valide in assoluto.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10