(Inverse Records) Concept distopico e fantascientifico per il secondo full-length dei finlandesi Vinide, che si esibiscono in un prog/power dagli spiccati caratteri sinfonici, in un sound dominato dalle tastiere. Ci sono un paio di intermezzi recitati, ma non appesantiscono l’ascolto di questi buoni 63 minuti di musica. Vediamo allora i brani in scaletta. “The Beginning Scene” è un prog/power barocco in cui spicca un intermezzo con cantante operistica; “Breakout” si gioca in velocità, mentre la titletrack vive di potenti aperture sinfoniche. Apprezzabili la melodia e i giochi di tastiere di “Emanuel”, ma il pezzo migliore della tracklist è sicuramente “The Plan”, sette minuti guidati da una linea di keys irresistibile e maestosa. Altro giro di tastiere, stavolta alla Stratovarius prima maniera, per “Another Dimension”, canzone che richiama tonalità e atmosfere del power di primi anni 2000; finalmente esplode una melodia fluviale e positiva in “The great Voyage”, che scioglie le tensioni dell’ascolto. Certo, ascoltando “Reveal” vengono in mente le somiglianze con Kamelot, Epica, Xandria e simili, ma i Vinide hanno le carte in regola.

(René Urkus) Voto: 7/10