copvisceralt(Comatose Records) Tre anni fa erano in quattro i Viscerals e si diedero da fare per un album d’esordio, “Onnipotent Asperity”, dopo un demo di qualche anno prima. Ora invece sono in tre questi deathers dell’Indiana; in particolare il batterista Andrew Sutton che nel corso degli anni ha suonato anche la chitarra, scritto testi e suonato il basso in questo EP, emerge per come si destreggia sui pezzi dello strumento regolati, sia come tensione delle pelli che per volumi dei microfoni che ne catturano i suoni, in modo particolare. Di conseguenza risalta da subito all’orecchio il suono del rullante, il quale sembra una pentola usata come percussione! Doppiacassa in stile macchina da scrivere (un effetto che detesto), piatti soffocati e tom nella normalità. Il basso è denso, pieno. Sutton costruisce un muro sonoro, una sezione ritmica possente ed espressiva. Il riffing di Justin Smith è un continuo recitare di temi oscuri, allucinati e brutali. Un delirio a cascata. Dylan Cox ci mette invece il suo grugno grugnante, per dare il giusto tocco a questo brutal death metal che ne esce fuori in modo ottimale. Morte e violenza scorrono con potenza e dinamismo, susseguendosi attraverso un’altalena di blast beat e spaccature di riff e ritmi che contraddistinguono “Those Who Have Fallen Beyond the Grace of God”. Una piccola gemma che esala zolfo, ovviamente. Cinque canzoni, compresa la spaccaossa cover “Colossal Vortex” dei Infernal Suffering, per scardinare l’immagine della Chiesa, attraverso missive contro prelati pedofili e affari loschi e disonesti. In fin dei conti pare proprio che in copertina quei demoni con i forconi d’innanzi a quella chiesa siano la controparte meno losca…

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10