(Odium Records) Due band devastanti coabitano in questa pubblicazione della Odium Records. I norvegesi Vulture Lord, norvegesi e dediti al black thrash metal, e i Black Altar, polacchi e ispirati dal puro black metal. Se i norvegesi, che hanno pubblicato un album dopo diciotto anni, sono una formazione che ha subito dei cambi di line up ma ruota su una struttura a quattro, Black Altar sono da sempre un’espressione di Shadow, voce e basso dalla metà degli anni ’90. Attualmente e specificatamente per i pezzi di questo split, Shadow li esegue insieme ai chitarristi Necro (Enshadowed) e Thomas Eriksen (Mork), nonché il batterista James Stewart (Vader). Intro, outro e nel mezzo tre pezzi per i Black Altar, tratteggiati nell’oscurità pur con melodie portanti molto epiche. Melodie che pervadono immediatamente l’attenzione dell’ascoltatore. Tre pezzi ben suonati, in “Nyx” si avverte ad esempio un ottimo arrangiamento di Shadow col basso tra le trame delle sei corde e quel rullare insistito e adrenalinico di James Stewart. I Vulture Lord fanno il loro solito sporco lavoro: devastazione, ferocia e tutto temprato tra thrash metal di prima maniera e punte di black metal immediato e fulminante. Anche i norvegesi esibiscono una certa padronanza della propria materia nonostante sia ruvida, soprattutto però anche il loro lotto di pezzi per questa pubblicazione non sembrano né degli scarti o robaccia tirata fuori da un cassetto.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10