copwangelsconquest(Ferrrum) Ancora Ucraina, ancora power metal: questa giovane scena dell’est sta producendo una serie di act niente male, e accanto ai Sunrise e ai Witch Hunter vanno certamente collocati i Conquest del chitarrista W. Angel. In realtà i nostri sono dei veri e propri veterani: il primo embrione di formazione risale addirittura al 1996, e “Taste of Life” è addirittura il quinto full “length” della loro nutrita discografia. Vediamo allora i pezzi più interessanti in scaletta. “Revolution” ha un sound giocoso, ipermelodico e trascinante, nello stile dei Power Quest o forse ancora di più dei primissimi Sonata Arctica. “Mirror of Truth” è un up-tempo composto nel segno degli Stratovarius (ascoltate il refrain…), mentre “Martian Gods” porta il singer Laars Naumenko su acuti che riesce a gestire bene. La lunga “Spirit of Freedom” ha un andamento più pacato, sostenuto dalle keys e da una batteria a tratti elettronica che non dispiace; “Blooming Day” offre uno stile ancora più leggero, quasi da gothic metal. Si torna alle cavalcate in doppia cassa con “Don’t live like a Slave” e in parte anche con “Fellowship”; la conclusiva “The Road”, di nuovo assai leggera, è in ogni caso una ampia escursione in sonorità rock/metal godibili e a tratti assai catchy. Per nostalgici, ma con un occhio ai trend moderni.

(René Urkus) Voto: 7,5/10