(Rafchild Records) Dopo diversi anni di gavetta, i portoghesi Wanderer si lanciano nell’impresa del primo album: li sostiene la Rafchild Records, vera e propria ‘rising force’ nel campo del metallo tradizionale, spesso a tinte epiche (non a caso ha messo sotto contratto i nostri Wotan!). Nove i brani di “Awakening Force”, spesso di media durata per il protrarsi delle scorribande strumentali. “Oblivion” è uno speed antico, di quello più progenitore del power che del thrash: lo dimostrano le solide trame strumentali a metà brano. “Force of ancient Steel” ha effettivamente qualcosa degli Helloween primordiali, corretto però dall’epicità dei Visigoth. Otto minuti di buona tecnica chitarristica e begli assoli in “Freedom’s Call”, mentre “Dark Age” unisce speed e NWOBHM, Enforcer e Maiden. C’è spazio anche per un lungo e articolato strumentale, “Winds of Death”, poi “Way of the Blade”, dedicata a vicende e guerrieri nipponici, chiude il disco in istintiva, spudorata velocità. Per i lusitani un ottimo debutto, per i defenders un buon disco su cui puntare in questa estate bollente.

(René Urkus) Voto: 7,5/10