(Godz Ov War Productions) “Metal To The Bone”: un titolo che la dice lunga sull’attitudine dei Warfist, formazione polacca giunta al secondo album. Un’attitudine totalmente old school, quando il metal non era diviso in miriadi di categorie, era semplicemente metal, lo erano i Venom ed i Judas Priest, i Metallica e gli Iron Maiden, i Sarcofago e gli Accept. I Warfist si collocano musicalmente nel settore più estremo, quello speed thrash figlio dei Venom, estremizzato poi da Sodom e Destruction in Europa e primi Slayer negli States. Alcune cose fanno ora sorridere, come il nickname del batterista (Infernal Deflorator), ma fa tutto parte di quell’attitudine, di quel modo d’intendere il metal tipico negli anni ’80. Musicalmente, invece non c’è nulla da scherzare. Questi ragazzi (la band è piuttosto giovane, in realtà) sanno menare come fabbri, sfornando canzoni semplici e dirette, violentissime ed oscure. Ok, nulla che le bands precedentemente citate non abbiano fatto più di trent’anni fa, ma non è intenzione dei Warfist quella di proporsi come innovatori, preferendo omaggiare quel sound crudo e viscerale che ha affascinato una generazione di metallari, e che continua ad influenzare gran parte della scena estrema. Un album che trasuda un amore incondizionato per il metal, tanto da citare nel testo della title track svariate bands, come Black Sabbath, Onslaught, Angel Witch o titoli di albums come “Reign In Blood” e “Dont’t Break The Oath”. Un lavoro ben suonato, feroce e grezzo al punto giusto, che regala dei momenti di sano e sacrosanto headbanging.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10