(Symmetric Records) Con il loro secondo album, i greci Warrior Path tengono alta la tradizione del power ellenico: da segnalare in organico la presenza di Bob Katsonis, da poco uscito dai Firewind, e del cantante svedese Daniel Helman, che qualcuno potrebbe ricordare per gli storici Lost Horizon. A seguito della maestosa intro “It Has Begun”, che ricorda i BattleroaR o i Sacred Blood, la titletrack è un epic/power metal di ottima fattura, che a tratti richiama anche i Validor per l’energia e il suono delle chitarre, anche se ha un tocco folkish maggiore, direi stile Paladine. Un tocco speed alla Firewind (non era difficile prevederlo!) per l’epica “His Wraith Will Fall”; il brano migliore della scaletta è “Don’t Fear the Unknown”, che passa da una intro medievaleggiante a suggestioni power/prog, e include anche uno scatenato assolo. Epic metal antico per l’affascinante “Savage Tribe”, mentre “Avenger” sceglie toni cadenzati e solenni. “Out of the Shadows” ha qualcosa degli Hammerfall di qualche tempo fa; degna conclusione del platter è la lunga “Lost Tale”, che con il tappeto di tastiere può giungere a richiamare le sonorità dei Warlord (per quanto, naturalmente, molto europeizzate). L’unica cosa che manca al disco è una melodia memorabile, per il resto i Warrior Path sono certamente promossi a pieni voti.

(René Urkus) Voto: 7,5/10