(Soulseller Records) Secondo album di questa voce solista (Erik E.) che si accompagna con la chitarra acustica. “En Natt Kom Doed” è dunque un lavoro minimale, intimista (si usa spesso questo termine per canzoni o album del genere). Un lavoro folk, d’impostazione, che la sola voce, in armonia con la sei corde, tratteggia delle atmosfere, delle ambientazioni. “En Natt Kom Doed” è un album sntimentale, perchè quelle soavi melodie, quei soffici cristalli che sono le note toccano il cuore. L’attimo più “convulso” è “The Unborn”, brano assistito anche da un semplice tamburello con sonagli e una vaga e lontana tastiera. “What Is Written” conforma il folk all’ambient, per via di un leggiadro synth che sorge a tratti nella canzone, e “Helvete” passa ad un altro strumento a corda (qualcosa di simile al mandolino)  e si traveste di inni druidi. Weh è semplicità, essenza, sottrazione di qualsiasi suono superfluo. Non troverete nulla di più.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10