(Hellprod Records) Per gli amanti dello speed più di nicchia, ecco un crossover fra due formazioni relativamente affini, ma lontane nello spazio. I Whipstriker (Brasile) si fanno portavoce dello speed/thrash più marcio e oscuro, quello che spesso e volentieri sfocia in suoni blackened: il cantato del leader della band (che porta il suo nome) è un abbaiare rabbioso, la batteria è martellante, i riff sporchissimi. Gli Ice War (Canada), fautori invece di un heavy/speed più exciteriano, sono invece ben noti ai lettori di MetalHead (ultime recensioni QUI e QUI); il cantato stonato di Jo Capitalicide è sempre lo stesso (cosa particolarmente evidente in “Grip of Death”), la produzione essenziale, la fedeltà alla purezza del genere assoluta. Entrambe le band sono maestre nel distribuire le proprie fatiche fra prodotti minori, ma i Whipstriker sono in questo insuperabili: la loro discografia conterà almeno 30 fra singoli, EP, split e quant’altro… per una occhiata nell’underground, quello ‘vero’, oscuro, radicale.

(René Urkus) Voto: 6,5/10