(Scarlet Records) Terzo album per Wildestarr, progetto nato nel 2010 dalla mente dell’ex bassista dei Vicious Rumors Dave Starr (qui si occupa sia delle parti di chitarra che di quelle di basso) e di sua moglie London Wilde, cantante dalla voce molto versatile e dotata di una notevole estensione. Completa la formazione il giovane batterista Josh Foster. Il livello tecnico del terzetto è notevole, la produzione è potente al punto giusto ed i brani sono ottimamente bilanciati tra melodia ed aggressività. Eppure “Beyond The Rain” non riesce a colpirmi, non accende l’entusiasmo che un album di qualità dovrebbe suscitare. Le canzoni sono formalmente ineccepibili, e prese singolarmente sono anche godibili, groovy e melodiche. Ma manca quello spunto, quella melodia o ritornello (caratteristiche fondamentali in questo genere che mescola Dio, Judas Priest e qualche spruzzata di Fates Warning) capace di attirare l’attenzione. Durante l’ascolto, l’album sembra avvolgersi se stesso, risultando piatto, scialbo ed in definitiva noioso. È un peccato, perché musicisti di questa caratura avrebbero tutte le carte in regola per sfornare un album avvincente (apprezzo moltissimo il lavoro svolto da Dave Starr con i Vicious Rumors), ma “Beyond The Rain” sembra un album incompiuto che difficilmente lascerà il segno.

(Matteo Piotto) Voto: 5,5/10