(Massacre/Audioglobe) I Winter’s Verge sono noti agli appassionati di power metal per il paese di provenienza, Cipro, che a quel che mi risulta non ha mai ospitato altre band di settore. Questo è il loro terzo album, il secondo a uscire presso la Massacre, e conferma tutte le impressioni che la band ha sempre suscitato negli appassionati: i Winter’s Verge sono sicuramente bravini, ma le loro produzioni non sfondano mai davvero! Da “Cunning Lullabies” si capisce subito che anche i ciprioti hanno abbandonato il sound degli esordi in favore di soluzioni più cupe e pesanti che comunque non dispiacciono. In effetti “Paper  is blank” suona molto più classicamente Stratovarius, ma già “Not without a Fight” torna ai toni molto taglienti della opener. Forse il giusto compromesso fra una rabbia vagamente progressive e la melodia è “Bleeding Heart”, che sembra il pezzo più indovinato in scaletta. Onestamente non troppo riuscita, soprattutto a causa del dissonante vocalizzo al centro del refrain, la ballad “One last Night”; buona invece la chiusura dell’album, con “Angels of Babylon” che si spinge fino al thrash e “Semeni” che ostenta chiaramente le proprie matrici mediorientali. Insomma, un altro disco riuscito ma non riuscitissimo da aggiungere alla discografia di questa formazione geograficamente insolita.

(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10