copwisdom(NoiseArt Records) Se i Wisdom avessero iniziato la propria carriera nel 1991, anziché nel 2001, probabilmente li avremmo annoverati fra le bandiere del classico europower. Ma nel 1991 l’Ungheria, la loro nazione, era appena uscita dalla Cortina di ferro, e il loro metal sonoro e rhapsodyano era ancora a di là da venire… per cui oggi, con il loro quarto full-“length”, ci limitiamo ad annoverarli fra gli esecutori (ottimi, ma pur sempre esecutori) di un genere che ha già dato molto, se non quasi tutto, in passato. “Rise of the Wise” si compone di undici tracce. Riff classicissimo e refrain squillante per “Raven’s Night”: ci sono elementi folk, tendenze Running Wild, un sotteso alla Stratovarius… insomma c’è tutto quello che ci deve essere per un brano di symphonic power metal! Si rallenta il ritmo ma si aumenta l’atmosfera con la possente “My Heart is alive”, che ha anche i giri quadrati degli Ensiferum. Squillante e solare “Hero”, e ci sono ancora tanti Running Wild (ma i più giovani penseranno agli Orden Ogan) in “Through the Fire”. Una fusione di Alestorm e Freedom Call ci attende con la godibilissima “Nightmare of the Seas”, e anche la folk ballad “Believe in me” si fa apprezzare per la sua semplice efficacia. Pressoché inevitabile, nella conclusiva e ritmatissima “Rise of the Wise”, la partecipazione vocale di Joakin Brodén dei Sabaton. Alto livello senza novità: una storia già sentita, ma che fa ancora piacere sentire.

(René Urkus) Voto: 7,5/10