copWitchMountain(Svart Records) Che strana band i Witch Mountain. Deliziosamente strana. “Mobile of Angels” è la loro quarta fatica, il terzo con la fantastica Uta Plotkin al microfono. Si dedicano mente e corpo al doom, quello tetro, inquietante, musica e stregoneria legati in maniera indissolubile… e curano completamente ogni aspetto della vita della band, compresa la proprietà della musica, il management ed il booking. Le atmosfere che propongono sono sempre inquietanti, crudeli, tetre… ma rese magiche dalla meravigliosa voce di Uta, la quale spinge ad alti livelli quella sensazione eterea, spirituale, magica… un’atmosfera che trova le sue origini tra magia bianca e nera, tra giorno e notte, tra vita e morte. Come di consueto per questo act le canzoni sono poche (solo cinque) ed hanno durate che spaziano dai tre minuti ad oltre i dieci: pura atmosfera, pura sensazione, pura spiritualità… sia essa infernale o divina; una purezza che rischia di essere l’ultimo capitolo di questa formazione in quanto sembra che Uta abbia lasciato (amichevolmente) la band proprio dopo questa release. “Psycho Animundi” offre una ritmica ipnotica, sulla quale la voce di Uta sembra provenire da un’altra galassia, un’altra dimensione divina, pur mantenendo una certa rabbia ed una certa poesia. “Can’t Settle” è più pesante, più sporca, più fumosa, mentre la lunga “Your Corrupt Ways (Sour the Hymn)” apre le porte verso le tortuose allucinazioni della band. La title track, la traccia più corta, sembra un intermezzo, un intro a qualcosa di immondo, di spiritualmente confuso come la conclusiva “The Shape Truth Takes” dove la vocalist offre il massimo e con una impostazione diabolicamente angelica spinge la direzione musicale su territori decisamente gotici. Il culmine di una trilogia di opere che è iniziata nel 2011 durante la seconda fase di vita della band (che si sciolse nel 2002 per tornare nel 2005). Il terzo episodio di un trilogia di album pieni di stregoneria, con Uta alla voce e pure con il produttore Billy Anderson (Catherdral, Agalloch, Brutal Truth, Orange Goblin e molti altri). Speriamo solamente che questo viaggio attraverso sentieri misteriosi, circondati dalla natura, minacciati dal male, distorti da visioni psichedeliche della vita, non sia l’ultimo, non sia quello conclusivo.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10