(Andromeda Relix) Un hard rock classico, settantiano che si ispira piacevolmente a nomi quali Deep Purple o Uriah Heep. Sono italiani e a loro piace definire la loro musica come ‘il rock anni ’70 come lo faceva la nonna: fresco, magico ed assassino!’. Non hanno torto, infatti la ricetta della nonna qui non cambia, anzi mantiene il gusto di un tempo in quanto non è interesse dello sceriffo (dal nome della band…) cercare cose nuove, cose moderne incompatibili con quello scenario da selvaggio west. Non a caso queste sei tracce sembrano uscite da un’altra era, da un’altra dimensione: la loro resa sonora potrebbe ingannare relativamente a nomi ed epoche nel caso di un ascolto senza informazioni preventive e magari ad occhi chiusi. “Dead End Road” è energetica, riff taglienti esaltati da hammond superlativo, il tutto offrendo ampio spazio al singer, il quale offre una performance esemplare sia qui che in tutto il resto del disco. Introversa ed atmosferica la dirty ballad “Ashes”, una ballad polverosa che a metà brano esplode diventando frenetica, intensa, melodica, graffiante… con assoli di chitarra micidiali ed un vocalist che abbraccia rabbia ed instabilità psichica spingendo la voce al limite. Stupenda e sensuale “With Hindsight”, una canzone che presenta vari intelligenti sbalzi di umore, dal rilassante e melodico al potente e tuonante. Siamo quasi in territori metal con “Back From Afterworld” prima della mastodontica e conclusiva “Gran Torino”, un brano lunghissimo, variegato, nel quale l’hard rock garantisce spazio ad inseguimenti di tastiere e chitarra, con linee di basso intense e divagazioni quasi psichedeliche che sanno creare atmosfera, confondere e poi abbracciare l’ascoltatore con decisione e fermezza, rassicurando, ipnotizzando. Un salto indietro nel tempo, ad un’era nella quale la geologia sonora era molto diversa. Suoni rock ancestrali… ma ancora persistenti e vivi. I Wyatt Earp tolgono la polvere e regalano freschezza ad una pietra rituale, un monolite musicale da tempo nascosto, ma non certamente dimenticato o privo di poteri magici; un a pietra miliare nel percorso del rock che grazie a loro torna a brillare e scintillare ribadendo -e confermando- che tutto quello che esiste è partito da proprio da qui.

(Luca Zakk) Voto: 8/10