copzaklon(Gardarika Musikk) Nonostante sia attento da qualche anno alle proposte black metal che provengono dall’Est Europa, e in particolare dall’Ucraina, non avevo mai sentito il progetto del bielorusso Temnarod e denominato Zaklon. “Chornae Lis’ce” è stato pubblicato a fine novembre 2012 ed il terzo lavoro uscito dal 2010. Temnarod si presenta con una registrazione direi nitida per la comprensione delle melodie, mentre chitarre e tastiere si mettono sullo stesso piano, mentre la batteria in alcuni pezzi sembra troppo compressa o coperta. La musica è decisamente ruvida, scarna, riff veloci e ripetuti insistentemente, variazioni minime ma ben diffuse nei brani. L’ambient iniziale dell’opener e title track viene seguito da un raw black metal fatto con distorsioni fredde, scarne, un tantino ronzanti (per i miei gusti) e con il supporto di un basso pulito e che aiuta a dare profondità ad un brano, dal titolo “Naval’nica”, di oltre 7′. La desolazione nelle lande del black metal tocca la regione di Burzum in “Praklion Dy Pagada” e “Golas Kryvi”. L’impeto maggiore grazie ad un riffing più serrato lo si ha in “Cyamrychnae Taemstva”, canzone di breve durata e con una sezione centrale dove i ritmi comunque calano. Affascinante l’incipit di “Amyarc’ven’re”: partono all’unisono la chitarra e un synth e le note sembrano essere un inverno che cala all’improvviso sul mondo. I 4′ del brano poi sono fatti di alti e bassi nella trama. “Spynyaecca Kola Zhyc’cya” ha un trama melodica di oltre 9′ e quasi viking, comunque battagliera e vicina alle cose degli Ulver (altro riferimento per Temnarod). Troppo monotematica, soprattutto nell’ambito dei suoi 10′ e passa, “Pryvidy Pa Nad Drygvoy”. Chiude la breve “Syhod”, costruita su una melodia ripetuta dalla chitarra e sostenuta da basso, batteria e synth. Mi son ritrovato ad ascoltare l’album diverse volte e ogni ascolto mi ha prodotto un’opinione sempre diversa. Essendo abituato a questo genere di sonorità, Zaklon è stato come un riprendere storie sonore ben note, ma proprio questo mi fa sospettare che l’album, tolti alcuni ottimi spunti elencati, finisca poi per apparire come una modesta release o nella norma.

(Alberto Vitale) Voto: 6/10