(Zex Records) Sbocciano nel 2013 dalla scena canadese i Zex, alimentandosi di un punk verace e fatto con una sapiente dose di cliché degli anni ’70 del genere. Un filotto di canzoni, dieci più un’introduzione, con quelle litanie sgangherate, i ritornelli scanzonati, chitarre che sprigionano qualche giro monocorde ma travolgente. Il punk nella sua vera identità, che guarda a volte ai Ramones, pur dimostrandosi più essenziali dei The Adicts o degli Shame 69. Jo Capitalicide, principale autore dei pezzi, ha la propria direzione che gli permette di siglare un po’ di canzoni di grande presa: “Tell Me”, “Moving On”, l’inno “Firepower”. Eppure le canzoni sono tutte godibili, attraversate da una dorsale sonora robusta che è il drumming asciutto ma vivace di Chris e fiancheggiato dal basso di Andreas, nella band dal 2017. Gretchen la bionda alla voce che in “Shine On” quasi ti ricorda Debbie Harry. “Execute” non arriva a 30′ eppure si inchioda nella testa. Lo fa per quelle rotolate dei riff, per quello scandire i momenti salienti da parte della batteria e perché Gretcher è una dannata punk che fa la cantante punk. “Execute” è semplice ma elettrizzante, sfrontato ma ben curato nei dettagli.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10