(Cyclone Empire) Ritornano gli svedesi zombificati, due anni dopo l’esordio targato “Zombified Slaughtermachine”. Questo album è un death metal della prima ora, molto spedito e quasi sul crust, ovviamente con soluzioni note perché appunto di vecchia maniera. Un sound rabbioso, apocalittico e che si manifesta attraverso dodici pezzi assassini. “Carnage Slaughter and Death” è uno di quei lavori che proseguono massacrando le note basandosi sui blast beat e su derive quasi grindcore, oltre a riff cavernosi e sanguinolenti di un death metal estremamente feroce e con un growling torbido. Rispettare stilisticamente questo gioco al massacro e quindi senza novità, è questo il secondo album dei Zombified, fondati da Myrén e Fransson, entrambi chitarristi, e con all’interno anche Roberth Karlsson, il growler e bassista che ha trascorsi in diverse band, tra le quali gli Edge of Sanity. La batteria è suonata da J.Johansson. La produzione è perfetta, i suoni sono delle ventate sonore micidiali e in sintonia con gli assetati di death metal spietato e truce, dalle forme quadrate e ossessive.

(Alberto Vitale) Voto: 6/10