BLINDED MEMORY – “From the Ashes”
(Sliptrick Records) Latvia, ovvero Lettonia, questa è la provenienza dei Blinded Memory, un gruppo musicale che si ispira in parte ai dirimpettai svedesi e al filone metalcore per tinteggiare il loro melodic metal. Cinque pezzi fatti con linee del riffing e voci (altro…)
(autoproduzione) Una rock’n’roll band. Una rock’n’roll band inglese. Questo è il modo per riassumere i cinque giovani ragazzi che militano nei BlackWolf, band che giunge così al debutto discografico, dopo un EP uscito nel 2012. Rock’n’roll classico, vintage. Quel rock’n’roll di scuola Led
(Frontiers Records) Artista egocentrico, irriverente e dotato di un carisma immenso. Una delle ultime rockstars, per atteggiamento, comportamento, attitudine. Il packaging del CD parla chiaro: “Sebastian Bach non è supportato da nessuno. Per nessuna ragione. Ed è il mio fottuto album”. Ed anche:
(Sliptrick Records) Lo scouting della Sliptrick pesca in Svezia i Beyond Visions, ovvero una female fronted band che si adopera in un power gothic tenace, articolato e gradevolmente melodico. Il sound è robusto, corpose le distorsioni, il drumming è dinamico ma
(Memento Mori) Esordio discografico per i deathsters Spagnoli Bokluk. Non è la prima volta che dalla penisola Iberica vengono fuori bands di rilievo in ambito estremo, basti pensare a gruppi come Avulsed o Haemorrhage. I Bokluk propongono un death metal old school, sulla scia di bands come Autopsy, primi Death,
(Doomantia Records) L’omonimo lavoro dei Barbarian uscito pochi anni fa (
(Valery Records) Un gradito ritorno per i fan del gothic rock: dopo cinque anni di silenzio tornano in pista i milanesi Bloody Mary. Ricordo bene l’entusiasmo che circondò le prime uscite della band, in un’epoca in cui internet ancora non aveva il peso che ha oggi, e le fanzine cartacee avevano ancora il loro mercato…
(AFM/Audioglobe) Leggendo qui e lì qualche recensione, mi sono reso conto che nei confronti del nuovo album dei Brainstorm, il decimo, c’è in area tedesca un grande entusiasmo. I voti sono sempre stellari, e il disco è distribuito
(CD Baby) Brent Steed è il progetto solista di Federico Sadocco, in arte, appunto, Brent Steed, musicista attivo nella scena metal Padovana. Nella sua biografia, Federico, definisce il genere proposto “UFO Space Rock”, una commistione di generi che vanno dall’hard rock al pop. Definizione abbastanza azzeccata, anche se, devo dire che la
(Minotauro Records) Salto indietro nel tempo. Salto indietro verso un sogno tutto italiano che, come spesso succede nel rock, in Italia rimane allo stato di sogno. Grazie alla Minotauro Records questo è veramente un viaggio indietro nel tempo, una nuova vita a ciò che è stato, dai più,
(10th Legions Records) Intro fantastica, evocativa. Breve ma emozionale. Quiete seguita da tempesta, cioè un assalto sonoro possente e vestito di hardcore, metalcore e groove metal. I Before The Murder arrivano a questo debut album dopo un EP e un singolo. “Dharma” presenta una produzione stupefacente
(Einheit) Alfieri del pagan più intrangigente, gli austriaci Bifröst pubblicano un terzo album maestoso e imponente, che supera i 70 minuti di durata e che, pur se non aggiunge una virgola a quanto già espresso dalla scena in questione, si rivela comunque un ascolto coinvolgente.
(Black Widow) Difficile una opportuna collocazione dei Blue Dawn, giunti al secondo lavoro. Prog? Doom? Metal? Rock? Alternative? O parliamo semplicemente di musica che esce dalla porta delle classificazioni per entrare nel vasto mondo della libertà espressiva? Certo, il territorio è quello del rock, ma è veramente vasto il range di influenze, idee e stili
(Street Symphonies Records / Andromeda Dischi) Scatenati e fuori di testa. Elettrici. Trasudano potenza e rabbia. Sono al limite della stabilità chimica. Con loro si sente l’origine dello sleaze, del glam, dell’hard rock. Scaraventano indietro agli albori, ai primi anni ’80, mantenendo comunque certe ire e certe furie
(Heavy Psych / Goodfellas) Fumo. Gli occhi lacrimano, non si vede un accidente. Il fumo entra nel sistema respiratorio, intossicazione, allucinazione. Iniziano le visioni. Divaga la follia. Tutto assume colori diversi, brillanti, luminosi, accecanti. Psichedelia pura. Un EP che dura ben più di un EP. Un EP che si accoda ad una carriera che ha prodotto tre
(Steamhammer/Audioglobe) La storia è ben nota e ormai classica: una band seminale, inglese o tedesca, pubblica un paio di dischi all’inizio degli anni ’80, dischi che vengono ben apprezzati dal pubblico dell’epoca e lasciano intuire un radioso futuro…
(Clawhammer) Accattivanti e psichedelici, i Black Space Riders sono al terzo album e – per quel che mi riguarda in modo del tutto inaspettato – sono tedeschi: il loro space rock mi era in partenza sembrato molto british, ma a pensarci meglio ci sono sicuramente echi di quel rock acido teutonico inizio anni ’80 che poi si è evoluto, fra le altre cose, nell’industrial più sferragliante.
(Nuclear Blast Records) Decimo blasfemo comandamento. Cinque anni di abbandono, senza guida, cinque anni dopo l’evangelizzazione. Il leader Nergal ha dovuto combatter demoni molto potenti, ma nonostante tutto, nonostante l’attesa, ecco il ritorno della band che simboleggia la musica estrema polacca. Tornano i Behemoth, e
(Pulverised Records) Di recente ho parlato con Jonas Stålhammar (
(Planet Metal) Chicago è in fiamme! I Bones hanno un sound che devasterà quella città e le sue limitrofe. Death metal e crust che copulano in una registrazione fatta senza orpelli. La batteria è piena e non ovattata e le chitarre marciscono in riff agguerriti, massacranti, da sfinimento. Un sound crudo, arroventato. Bastardo, nel
(The Church Within Records) Eric Wagner probabilmente ne ha fatte di cose importanti nella vita e molti di noi ne conosciamo alcune, cioè gli album con i Trouble, doom band di Chicago. “Blackfinger” è qualcosa di supremo e forse una delle cose migliori che questo vocalist avrebbe potuto realizzare. Tuttavia i Blackfinger
(Hellthrasher Productions) Scorre a ripetizione “Incendium”. Ascolto un flusso sonoro che è un braccio del fiume Lete che deborda sulla terra. Il male in mezzo a noi. La sinistra e terribile certezza dell’inferno che si palesa alle orecchie dei comuni mortali. Burial Hordes, due album con Pulverised Records ed ora una terza
(Iron Shield Records) I tedeschi Backwater erano attivi a metà degli anni ’80: la loro burrascosa carriera li ha portati due volte a cambiare monicker e in parte stile, e oggi i nostri ritornano con il nome originale e un disco nuovo di zecca. Tuttavia, se cercate analogie con gli album di 30 anni fa, non potrete che restare delusi. “Arise” è un heavy/thrash rumoroso e potente, con
(High Roller Records) Forse non so neanche io perché mi piacciono così tanto i Blaze. I giapponesi non suonano esattamente il mio genere, ma il loro heavy metal rock, così secco, energico, ritmato, così capace di mettere d’accordo i defenders e i rockers mi ha incredibilmente colpito fin dall’esordio (e il vinile autotitolato, con la nave che si allontana in copertina, fa bella mostra di sé nella mia collezione
(High Roller Records) La High Roller Records ha iniziato quest’anno proponendo agli appassionati una serie di riedizioni ultracult. Avevo già manifestato i miei dubbi sui Serpent (
(Svart Records) Elementi dark wave in un rock moderno, intenso incalzante. Vagamente apocalittici, marcatamente decadenti, forse pessimistici… deviatamente punk. Coinvolgono, divertono, intrattengono. Voce pulita e quasi magica… ma tutto ciò che emerge da questo bel disco è un umore tetro, falsamente allegro, vicino al suicidio… un suicidio che viene esaltato, reso quasi trionfale.
(Autoproduzione) Un prog metal con influenze psichedeliche e vocals prevalentemente in screaming non è cosa che si senta tutti i giorni… onore quindi ai Barishi, del Vermont, che ci propongono oggi il loro debut. Peccato che sia impossibile derivare qualche notizia su di loro dal web… escono solo informazioni su una carta di Magic! “Holy Mountain” inizia su cori da
(Argonauta Records) Angoscia. Dolore. Sofferenza. Agonia. Elementi che in un certo contesto sono parte dell’amore, della passione, di un vero sentimento che trasuda dall’album di questa one man band slovena. Un’idea nata per puro interesse nello scrivere e creare musica, senza obiettivi di fama o gloria. Un’idea che canalizza i gusti deviati dell’artista incrociandoli con un chiaramente
(Autoproduzione) Black metal espresso nella forma pura. Purezza intesa come concetto di base, ricerca di una origine, di una radice, di una fedeltà ad una terra, ad una tradizione, a quella crudele fonte di ispirazione che è la natura stessa. Natura che rapisce e condanna dando il nome a questa band del Lazio, il nome di un vento glaciale, freddo e tagliente come il loro sound.
(Fire Was Born Rec.) Tra il 2012 e novembre scorso questa formazione del novarese ha realizzato diverse cose e in ultimo questo “Ascent”, il quale credo sia tacciato come un EP, ma gli otto pezzi raggiungono 34′ totali e io lo considererei quasi un album. Che suonino metalcore lo si capisce ampiamente dal monicker. Il metalcore in Italia sta attecchendo bene, nuove formazioni
(Mother Death Prod.) Italian Black Metal. Questo è il credo dei Black Faith. Abruzzesi, di Pescara, attivi da qualche anno e usciti lo scorso anno con questo imponente “Jubilate Diabolo”. Personalmente non sono un grande amante dei black metal del ceppo svedese e i Black Faith credono si avvicinino proprio a Marduk e un pochino a Black Funeral ultima età, anche per via di una influenza thrash
(Der Schwarze Tod) MetalHead ha già conosciuto i russi Bastion (
(Inverse Records) Secondo ep in due anni per i finlandesi Blind Secrecy, che pubblicano per Inverse Records: la band è però attiva fin dal 2006 con una bella sfilza di demo. Il loro progressive/melodic metal è moderno, e mantiene comunque molte delle caratteristiche del sound tipico dell’Europa del Nord: boombastico, abbastanza veloce, con in più una certa matrice classic heavy in sottofondo.
(Autoproduzione) I Broken Fate sono una band come tante altre. Una storia breve, fatta già di qualche pubblicazione di piccola portata e una serie di concerti, oltre ad uno scioglimento durato appena un anno. Una storia che prosegue arrivando ad una nuova pubblicazione e non al debut album, quello che ti fa sentire più adulto e cresciuto come band, come musicista, come momento
(Darker Than Black / Merchant Of Death) Il black metal più oscuro e tenebroso si espande nelle composizioni di questo mini album dei Black Altar di Shadow. Atmosfere solenni ma ammantate di diabolicità, create da chitarre forti e solenni, insieme a blast beat che divampano e si sviluppano come fiamme vive. “Suicidal Salvation” è davvero un fuoco che brucia tutto, incenerisce