THE GREAT OLD ONES – “Kadath”
(Season Of Mist) Il padre putativo dei The Great Old Ones è Howard P. Lovecraft e chi ha masticato le opere del Solitario di Providence lo avrà bene inteso. Il nome della band di Bordeaux, ‘I Grandi Antichi’, deriva da alcune divinità dei romanzi del celebre scrittore statunitense e alcune di esse dimorano nel Monte Kadath, come recita appunto il (altro…)



(autoproduzione) Lo stile è sospeso tra il tipico hard & heavy e l’alternative metal, insomma un concentrato di classico e moderno attraverso contrappesi e soluzioni proprie e non. La sostanza dei
(Napalm Records) Ventuno anni di carriera, cinque album e ora il primo live album per i bavaresi Thulcandra. Band di un certo prestigio, sempre brava a trovare spunti, vigorosa energia e aspetti d’interesse nel proprio comporre. “Live Demise” è stato registrato però nel 2011 e proprio a Monaco di Baviera, città natale della band. Mixaggio
(Club Inferno Ent.) Dopo l’iniziale EP omonimo di due anni fa e sempre per Club Inferno Entertainment, il duo londinese ma di origini greche The bklackwall si ripete con l’etichetta italiana per il primo album, il quale è anch’esso una visione melodica del 
(Black Lion Records) Secondo album per gli svedesi Hild, che si ripresentano sul mercato con un lavoro che, a partire dal titolo, è una dichiarazione d’intenti; “Thrash På Svenska” significa infatti qualcosa come “Thrash cantato in svedese”, mettendo così subito in chiaro che questo nuovo platter ci dispenserà una sana dose di legnate thrash metal ma non solo, visto che la formazione scandinava mescola sapientemente la lezione degli Slayer con altri generi altrettanto violenti come crust e punk, con alcune puntate verso il black/viking metal. 

(Ripple Music) Justin Marler e Chris Hakius degli Sleep mettono in piedi questo progetto alternative rock-blues nel 1999 e coinvolgono Patrick Huerta come chitarrista solista e dopo diversi bassisti Rachel Fisher. Produrranno due album, “Beauty For Ashes” e “Shiver”, rispettivamente nel 2001 e 2003. La Ripple Music per la serie
(Darkness Shall Rise) Trym Torson, uno dei più grandi batteristi della scena black metal norvegese. Ha suonato con gli Emperor, Enslaved, Satyricon, Zyklon e altri ancora. Appassionato di cinema, tanto da essere coinvolto nell’ambito di produzioni cinematografiche e come attore, la sua attenzione verso i film lo ha portato proprio a questo
(Sleeping Church Records) Trovo ammirevole il coraggio dei The Bottle Doom Lazy Band, per il semplice fatto che, in un’epoca dove la musica è generalmente usa e getta e fatta di brani brevi e semplici, la band francese se ne frega e con coerenza si ostina a proporre composizioni decisamente lunghe ed articolate, dal riffing estremamente lento e pachidermico. 






(autoproduzione)
(Rottweiler Records) Fino a ora i macellai di Minneapolis hanno inciso piccole produzioni e infatti “Futility of the Flesh” corrisponde al secondo EP in carriera. Gente votata al brutal detah metal i Taking The Head Of Goliath e dal nome scelto lo si potrebbe forse intuire. Si caratterizzano per sonorità ovviamente cupe, un cantato
(autoproduzione) La gang olandese esordisce con questo album incendiario e indebitato con la scuola hardcore newyorkese. “Almere City Hardcore” è l’hardcore che fa i conti con il metal, attraverso la sana vena di protesta e fierezza mentale del punk. Le stesse chitarre suonano con una distorsione rocciosa, sferragliante e meno punk del previsto. In 
(Metal Blade Records) Chi è attratto dai The Crown saprà bene a cosa andrà in contro con “Crown of Thorns”. I The Crown ripresentano il loro salutare e sincero thrash metal imbastardito da qualche accenno distorto di hardcore punk, death e uno smaliziato quanto deforme rock and roll, traducibile in spunti di melodic death metal tipici della
(Echozone) “Tranceforming” è il nuovo esempio di dark-gothic metal dei Thanateros, due anni dopo “On Fragile Wings”,
(autoproduzione) Prende il nome di 

(Steamhammer / SPV) Lars Rettkowitz dei Freedom Call ha instradato al meglio la band di Stephan Dietrich, ex Alpha Tiger e Satin Black. I Turbokill sono al secondo album ma la loro notorietà cresce non solo in patria, la Germania, bensì nella scena metal europea. I Turbokill sono una vispa heavy metal band, con qualche concessione al
(Metal Blade Records) I The Black Dahlia Murder sono una band che con il tempo ha carburato in meglio. Eppure agli inizi c’era chi, compreso chi scrive, si entusiasmava ai loro primi lavori, in particolare il debut album “Unhalloweed” e Miasma”, del 2003 e di due anni dopo rispettivamente. La melodic death metal band a stelle e strisce arriva dopo
(Dusktone) Un progetto di Francesco Del Vecchio, il quale prende ispirazione dal mondo di Tolkien per dargli un nome. Taur-Im-Duinath è arrivato al terzo album – 
