(Officina Di Hank) Un altro libro sul black metal? No, niente affatto! Flavio Adducci ci ha già intrattenuto sulle origini del genere musicale attraverso “Nel Segno del Marchio Nero – Storia del proto black metal internazionale 1981-1991” (QUI recensito), un ebook pubblicato il 24 marzo del 2019. Il black metal, non è nato d’improvviso e le proprie radici affondano nei Venom, quanto nei Bathory, Celtic Frost, Sodom, Kreator. Queste band però non sono le uniche e Adducci approfondisce il discorso elencandone di altre e pescandole da tutto il globo terracqueo.
Questo processo di analisi approda ora al supporto cartaceo, dunque un libro vero e proprio che prende forma in pagine di carta per i tipi di Officina Di Hank – la cui opera di impaginazione lascia tuttavia non poche perplessità – con l’autore che cambia il titolo in “Benvenuti all’Inferno!” perché questo era il titolo pensato in origine.
“Benvenuti All’Inferno! – Storia delle origini del black metal” implementa, rispetto alla precedente versione, due nuovi capitoli, uno sulla scena iberica che si somma a quelle di tanti altri paesi del mondo (menzionandole in appositi capitoli divisi per nazione), l’altro come breve storia del proto-speed/thrash metal. Il testo subisce un leggerò e fisiologico lavoro di limatura, con l’autore che ritorna anche nel campo della ricerca aggiornando alcune informazioni oppure ricollocate in una maniera più precisa, approfondendo ulteriormente alcuni discorsi. A tutto ciò si aggiunge l’inserimento di foto, tra le quali anche quelle scattate dallo stesso autore durante concerti di band menzionate nel testo. Spunta anche una prefazione di Francesco Gallina, saggista e autore di “Adepti della Chiesa del Metallo” per Arcana Edizioni. Il totale vede almeno quaranta pagine in più in questa nuova versione.
Il lettore passa prima attraverso un discorso diviso in capitoli che tocca la figura del re dei bluesman Robert Johnson, arcaico esempio del legame tra musicista e il diavolo, la Chiesa di Satana di Anton Szandor LaVey, poi Charles Manson, i Beatles e i Rolling Stones con le loro presunte forze occulte, ovviamente i Led Zeppelin e la figura di Aleister Crowley. L’arte scenica di Screamin’ Jay Hawkins e proseguita con Arthur Brown e i suoi The Crazy World, dunque poi l’hard rock degli anni ’70 occulto e misterioso dei Coven quanto poi Black Sabbath ed altre realtà importanti o minori. Si arriva doverosamente ai Motörhead e alla First Wave Of Black Metal che Adducci la colloca nel 1981, l’anno di pubblicazione di “Welcome To Hell”, album d’esordio dei Venom. Da questa data e fino al 1991, anno di apertura del negozio di dischi Helvete da parte di Euronymous dei Mayhem, è l’era del ‘proto-black metal’: sommariamente è tutto quello che è heavy metal e che suona magari veloce e soprattutto ha testi dedicati al satanismo e cose affini.
Il testo mette un ordine temporale su figure, musicisti e fatti che che hanno contribuito al parto del ‘figlio nero’ del metal, attraverso l’esplorazione di ‘estremisti’ delle scene di svariati paesi del mondo. Una vasta geografia nera che contempla continenti, dove la sola Africa e l’Antartico sono esclusi!

(Alberto Vitale)