(Armageddon Label) Hirax sono state tra le prime band thrash metal a spuntare fuori dalla scena californiana. Nonostante nascano dopo gli Anthrax e Exodus per esempio, si formano prima dei Testament e Vio-Lence, giusto per capire il momento di questa band. C’è un altro motivo per il quale spesso vengono ricordati, gli Hirax sono tra i primi ad avere un frontman di colore. Katon W. De Pena. Lui è anche ormai l’ultimo rimasto della formazione originale o delle prime che hanno mosso le sorti e il destino di questa band e nella quale sono passati anche nomi di un certo rilievo che hanno popolato quella scena. Arrivano oggi e dopo anni di attesa, le ristampe in vinile di “Raging Violence” e “Hate, Fear and Power” i primi due album pubblicati nel 1985 e nel 1986.

“Raging Violence” è un lavoro mostruoso. Nonostante qualche pezzo dozzinale e spartano, come ad esempio l’opener “Demons – Evil Forces” che avanza a rotta di collo e la seguente “Blitzkrieg Air Attack”, mid-tempo che avanza a scatti, gli Hirax sferrano colpi anche più strutturati o con esecuzioni lavorate seppur incrostate di ruvido e fondamentale quanto antecedente punk; come la title track ma non solo questa, oppure versioni più rabbiose ed estreme di Judas Priest, come “Warlords Command” o della collisione tra Black Widow e il punk in “Destruction and Terror”. “Raging Violence” in circa mezz’ora si palesa come una scossa elettrica che sopraggiunge tra ruvidità e accelerazioni e vortici di un metal veloce, influenzato dall’heavy metal, dal punk e con una visione verso l’estremo.

 

Diversa la sostanza delle cose per “Hate, Fear and Power”. Da sempre considerato un album, in realtà dopo sedici minuti le otto canzoni che lo costituiscono terminano. Nessuno dei pezzi arriva a tre minuti! I suoni sono molto più pastosi rispetto al precedente album e l’attitudine sembra essere ancora più spinta, più veloce, più iraconda! Alla batteria c’è Eric Brecht, proprio il fratello di Kurt Brecht dei DRI e iniziale batterista dei Death.

 

 

 

Sia il primo album che il secondo ma soprattutto “Hate, Fear and Power”, rappresentano anche una versione embrionale di quello che nel tempo verrà identificato come crossover, cioè appunto una collisione tra punk e metal che ha poi conosciuto negli a venire sviluppi anche più ambiziosi e audaci. Entrambi gli album furono pubblicati attraverso la Metal Blade Records e ora è possibile farli propri grazie alla Armageddon Label che per l’occasione ha affidato un lavoro di ristrutturazione alle copertine e foto a Hillarie Jackson, mentre l’audio è stato lavorato attraverso un’opera di rimasterizzazione da Nick Townsend. EWntrambe gli album sono stati stampati in sole 500 copie su vinili di colore rosso.

(Alberto Vitale)