(Noise Records) La Noise Records piazza un monumento sotto la forma di un box agli inglesi Sabbat. Si intitola “Mad Gods And Englishmen” e contiene i primi due album “History Of A Time To Come” e “Dreamweaver” – la band ne ha pubblicato un terzo, “Mourning Has Broken” nel 1991– un live a Berlino svoltosi nella sua parte orientale del 1990 e per la prima volta reperibile per la sua interezza, inoltre il concerto berlinese viene presentato in DVD e intitolato “The End Of The Beginning”, un quarto disco con i pezzi delle sessioni radiofoniche alla BBC per il Friday Rock Show, un libro con foto e note, doppio poster. Il tutto disponibile o nel formato vinile oppure CD. Nascono a Nottingham e sono un prodotto della NWOBHM ma si spostano praticamente verso lo speed metal con evidenti conseguenze thrash metal i Sabbat. Insieme agli Onslaught sono forse tra gli unici inglesi che si legano al thrash metal, il quale attecchisce bene altrove, come negli USA e in Germania, mentre l’Inghilterra proporrà l’heavy metal e poi ben altro negli anni.

I due album, “History Of A Time To Come” del 1988 e “Dreamweaver” dell’anno seguente, sono l’assorbimento del metal della prima metà degli anni ’80. Si odono i Venom, l’heavy metal classico, gli Anvil, i Judas Priest e i Raven, si avverte una band padrona delle proprie idee con i suoi riff insistiti, secchi, immediati, fatti a frammenti e senza indugiare troppo sulle stesse linee ritmiche delle chitarre. A loro modo sono stati piuttosto tecnici i Sabbat. Un cantato che è un ringhio bestiale, un po’ demoniaco, una base ritmica solida, opulenta. “History Of A Time To Come” è un prodigio e il seguente “Dreamwaver” vedono Martin Walkyier, voce, e compagni più spartani e più cattivi di quanto si potesse avvertire nel precedente album d’esordio. Produzione più ruvida – il box prevede i due album rimasterizzati – molto primi anni ’80, nonostante i Sabbat fossero alla fine del decennio. Sono più veloci ormai e il confine tra speed e thrash metal è labile. La band sia nel nome che nei testi, lega sé stessa alla tradizione culturale della propria Inghilterra pagana. Infatti il secondo album tratta totalmente del Cristianesimo che invade il loro paese. Il legame con il paganesimo, le tradizioni culturali e non solo, hanno fatto della band anche un riferimento per molti che sono venuti dopo di loro e si sono dedicati a questi temi. Il concerto berlinese, del quale si ha avuto accesso al solo supporto audio, suona come un live scarno quasi un bootleg nel quale voce e chitarre hanno i volumi portanti, il resto arriva ovattato e nonostante tutto è utile, quanto le session radiofoniche, a capire la carica di questa band che anche sul palco sprigiona un’autorevole supremazia nel suonare il metal in maniera arcigna, tosta e senza compromessi.

(Alberto Vitale)