Comunicato stampa

Ci sono poche band che sono o arriveranno ai livelli degli OPETH. Da quando hanno iniziato a suonare nel 1990 a Bandhagen, un piccolo sobborgo di Stoccolma, hanno prodotto 12 incredibili album, e se chiedete a qualsiasi dei loro fans, o delle etichette che li hanno prodotti, tutti vi diranno che sono impareggiabili.

Il nuovo album degli OPETH si intitola “Sorceress”, ed è il primo pubblicato da Nuclear Blast attraverso l’etichetta della band, la Moderbolaget Records. A cominciare dal brano di apertura del disco, ‘Persephone’ a ‘The Wilde Flowers’ e ‘Strange Brew’ ai brani che danno titolo all’album ‘Sorceress’ e ‘Sorceress 2’, questo disco degli OPETH, che conta 12 brani, è un’avventura che vi condurrà in un caleidoscopio di panorami sonori senza precedenti.

Gli OPETH hanno sempre prodotto dischi diversi tra loro. Nel 1995, »Orchid« è stato in grado di ridefinire gli standard del death metal. Sei anni dopo “Blackwater Park” cambiò di nuovo le carte in tavola, aprendo la strada a “Damnation” del 2003, che uscì davvero dalla norma. Cinque anni dopo “Watershed” chiuse l’esperienza degli OPETH con il death metal. Infine nel 2014, “Pale Communion” spinse la band su sonorità classiche degli anni 60, 70 e 80 mettendole in un contesto brillantemente moderno. Quindi, in che modo è diverso “Sorceress”?

“I miei gusti musicali si sono evoluti” dice Åkerfeldt. “ho iniziato ad ascoltare musica Jazz, ed ho comprato molti dischi di COLTRANE. Prima ero molto legato a sonorità jazz più agevoli, tipo Miles Davis degli anni 50 o Dave Brubeck. Quindi questo è stato l’unico cambio a livello musicale che ho fatto, per il resto sono rimasto legato al Prog, al symphonic rock, al metal e all’hard rock e ai THE ZOMBIES e SCOTT WALKER. Niente di nuovo mi ha chiamato l’attenzione questa volta.”

Il disco è stato registrato in soli 12 giorni al Rockfield Studios in Galles, dove la band ha già prodotto “Pale Communion” nel 2014, con al banco di regia Tom Dalgety. Lo studio, che ha ospitato artisti del calibro dei BUDGIE, QUEEN, RUSH, JUDAS PRIEST, e MIKE OLDFIELD, è il luogo ideale per concentrarsi e produrre.

OPETH:

Mikael Åkerfeldt | Voci, Chitarre
Fredrik Åkesson | Chitarre
Martin Mendez | Basso
Martin Axenrot | Batteria
Joakim Svalberg | Tastiera

www.opeth.com

www.facebook.com/opeth

www.nuclearblast.de/opeth

(KezzMe Ltd)