Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
THE VERGE – “The Verge”

(Is it Jazz? Records) Questa volta il nome dell’etichetta è davvero azzeccato! Questa giovane label, sorella di Dark Essence e Karisma Records, si occupa infatti di tutte quelle espressioni musicali che vanno oltre il rock e il prog… invadendo spesso ambiti avant-garde, super alternativi o, come in questo caso, palesemente jazz, come conferma il fatto che i quattro componenti dei The Verge si siano incontrati proprio alla scuola di jazz norvegese NTNU, diventando oggi dei musicisti jazz attivi sia in patria che in Europa, militando in varie ensemble, arrivando a progetti basati sull’improvvisazione, ma anche decisamente rock. (altro…)
(Amor Fati) Calano le tenebre quando Omega, il multistrumentista che porta avanti Nubivagant, entrata in azione in questo terzo album in studio del progetto. Le fredde tenebre, raccontate con un dark-black metal estremamente in evidenza attraverso “Darkness Upon The Face Of The Deep”, “Endless Mourning” e “The Judgeent”, pezzi nei 
(code666) Dopo l’EP “Mourn” e il precedente full length “The Void and the Unbearable Loss”,
(AFM Records) Nati come supergruppo nel 214, i Serious Black hanno poi archiviato e da tempo, nomi come Roland Grapow, Alex Holzwarth, Thomen Stauch, ovvero componenti di Helloween, Avantasia, Blind Guardian e qualche altro ancora, proseguendo una carriera che li porta al settimo album. Il collettivo musicale si ritrova con 
(Punishment 18 Records) Con “Spread Your Wings” i Drakkar confermano di amare le cavalcate fulminanti, veloci, magari anche un tantino irruente, come nella coppia di apertura dell’album rappresentata da “Thunderhead” e la title track. Uno stile non manchevole di potenza dunque però con un suo equilibrio. Il power metal dei Drakkar è 

(Osmose Productions) Tre album in tre anni e tutti di ottima fattura: “Allégeance” nel 2021, 

(HoweSound / Cargo) Presumo che chi abbia dimestichezza con i lavori solisti di quell’artigiano della musica che è Steve Howe, il chitarrista degli Yes e a suo tempo degli Asia, sappia già cosa aspettarsi da un suo nuovo album. Nei suoi lavori solisti infatti Howe ci ha abituati a un insieme di atmosfere, melodie e dimensioni sonore, nelle quali la chitarra 

(Steamhammer / SPV) Lars Rettkowitz dei Freedom Call ha instradato al meglio la band di Stephan Dietrich, ex Alpha Tiger e Satin Black. I Turbokill sono al secondo album ma la loro notorietà cresce non solo in patria, la Germania, bensì nella scena metal europea. I Turbokill sono una vispa heavy metal band, con qualche concessione al
(Massacre Records) Quattro pezzi dei quali due sono delle cover, uno è dal vivo e un quarto è un inedito. Ecco l’istantanea del nuovo EP “Intuition” pubblicato dai Jaded Heart. Band che vede il solo bassista Michael Müller a essere l’elemento della formazione d’origine, datata 1990. L’hard & heavy band tedesca pensa proprio alla canzone inedita
(Nadir Music) Quattordici sono i pezzi presenti nel nuovo e dunque doppio album dei Stormwolf, dei quali otto inediti e sei cover. I liguri hanno già pubblicato “Swordwind” e “Howling Wrath”, rispettivamente
(Metal Blade Records) I The Black Dahlia Murder sono una band che con il tempo ha carburato in meglio. Eppure agli inizi c’era chi, compreso chi scrive, si entusiasmava ai loro primi lavori, in particolare il debut album “Unhalloweed” e Miasma”, del 2003 e di due anni dopo rispettivamente. La melodic death metal band a stelle e strisce arriva dopo
(earMUSIC) Michael Schenker con Derek Sherinian alle tastiere, Brian Tichy alla batteria, Barry Sparks al basso e numerosi ospiti al seguito, festeggia i 50 anni di carriera riproponendo 11 canzoni degli UFO, band nella quale ha militato dal 1973. Michael Schenker è fantastico, propone sempre della buona musica e la sua capacità d’esecuzione
(Adirondack Black Mass Productions / Pileofheads Productions) Manserunt è un ruvido e nichilista esempio di black metal privo di compromessi. Qualcosa che ha anche a che fare con anime e ricordi, nello specifico quello di una vecchia casa nella quale hanno transitato e vissuto persone, da cui si evince un’atmosfera sinistra e malinconia. L’esistenza
(Season Of Mist) Ecco la sapiente attitudine degli Eihwar, ampiamente radicata nella tradizione culturale della propria terra, la Norvegia. L’attitudine dei pagani Eihwar vuole unire all’utilizzo di strumenti tradizionali un filo di elettronica e creare dei pezzi con un impatto moderno nella loro resa e forma finale. In “Viking War Trance”
(Massacre Records) Thomas Gurrath insiste nel riproporre la tripartizione della sua creatività musicale, attraverso Debauchery, Blood God e Balgeroth. “Dracul Drakorgoth” è un titolo truce e forse pacchiano, però ben centrato sull’essenza della suddetta trinità, anzi la “Trinity of Blood Gods” come la usa chiamare il suo creatore e riassunta appunto
(Scarlet Records) Se “Emperor Rising” due anni fa ha solleticato all’entusiasmo dei più,
(Debemur Morti Productions) Quando “Pandora” apre l’album, anzi lo scoperchia, ne esce fuori un flusso sonoro che ricorda abbastanza il black metal di metà anni ’90. I polacchi Arkona infondono principi melodici solidi e duffusi per l’interezza di “Stella Pandora” ma suonando con quelle sfuriate percorse appunto da linee melodiche 
(Scarlet Records) È Matt Peruzzi la novità per il nono album in studio della power/prog band toscana. Il batterista dei Labÿrinth si aggrega ai Vision Divine per dare il via a questa trilogia aperta da “Blood And Angels’ Tears”. La storia narra di un’epoca ignota, dimenticata, dove tre angeli sono banditi dal regno di Dio, colpevoli di essere
(Subsound Records) Questa pubblicazione della Subsound Records, della quale si è ascoltato il solo audio, è, come da titolo, il resoconto del concerto londinese dell’artista romana Lili Refrain. Cinque pezzi ripresi dalle telecamere di David Spearing. Il tutto è contenuto in un box venduto in sole 250 copie numerate a mano, contenenti il 
(Dusktone) Un progetto di Francesco Del Vecchio, il quale prende ispirazione dal mondo di Tolkien per dargli un nome. Taur-Im-Duinath è arrivato al terzo album – 
(Avantgarde Music) Release inconsueta per la casa discografica italiana la quale etichetta in modo forse un po’ sommario questo disco come ‘Synthwave dalla Finalndia’;
(Antiq Records) Dopo due album in due anni e a soli sette mesi dal secondo, Hyver, la voce dei Véhémence, pubblica questo EP intitolato “Fonds de Terroir” con all’interno quattro pezzi. Hyver fino ad oggi ha proposto attorno al nucleo black metal del proprio sound anche l’ambient fatto con sintetizzatori ed elementi sinfonici, ma 


