(Autoproduzione) Pura paranoia. Suoni cupi, oscuri, occulti. Un devastante amalgama di doom, sludge e black metal. Suoni oppressivi, cantato che spazia dal death al black. Inquietanti organi, chitarre mostruosamente pesanti. La luce non penetra attraverso le onde sonore emesse da questo trio di Varese. Un progetto completamente autoprodotto (la band è alla ricerca di una etichetta per la produzione del full length sul quale stanno lavorando), ma di ottima qualità: i suoni sono definiti, distintamente percepibili, ed annientano l’ascoltatore come una nebbia oscura, nera, pesante, che sconvolge i pensieri, soffoca le emozioni, scatena pazzia. L’EP è composto da tre mastodontiche tracce, tutte di lunga durata. Apre “L’Abisso”, dominata da un motivo di tastiera che genera ansia ed inquietudine. La traccia perfetta per essere usata come colonna sonora di un film horror d’autore. Un pezzo fantastico, dove le influenze black sono decisamente pesanti.  La seguente “Vuoto Nero” mantiene un orientamento più doom, ed è caratterizzata da un drumming ricco di fantasia che contribuisce a rendere assolutamente godibili i sei minuti del pezzo. La conclusiva title track è un pezzo che riassume tutte le ispirazioni della band, riuscendo ad avere la pesantezza del doom, la brutalità del black ed una componente angosciante tremenda, che fa fede al titolo del pezzo stesso. Una band molto valida, capace di generare un sound ossessivo, estremamente dinamico, assurdamente originale.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10