(Blood Harvest) Gran bel lavoro questo EP, che pur contenendo solo tre brani, mette in mostra grandi doti per questa formazione irlandese dedita ad un death metal old school suonato davvero in maniera impeccabile. Gli Zealot Cult sono irlandesi, “Karmenian Crypt” è il loro mini EP di debutto, in attesa di un full length prossimamente in uscita sempre su Blood Harves che, se rispetterà gli standard di questo lavoro, manderà in visibilio tutti i deathsters più incalliti. Le influenze più evidenti sono quelle di Morbid Angel (certe sfuriate in blast beat ricordano le sonorità di “Covenant”, Obituary (soprattutto in alcuni rallentamenti intricati e molto ritmici) e Pestilence (la voce del cantante è una via di mezzo tra quella di Martin Van Drunen e quella di John Tardy). Nulla di innovativo, quindi, ma le composizioni sono avvincenti, ispirate, ed ogni riff, ogni growl trasudano una conoscenza ed una passione innata per il death metal. La title track parte alla velocità della luce, con chitarre impazzite ed un drumming devastante e preciso, che non può non richiamare alla mente i migliori Morbid Angel. Il breve rallentamento centrale è infarcito da ottimi assoli, tecnici ma non fine a se stessi. “Eternal Winter” è decisamente più lenta e sulfurea, con riffs pesantissimi di matrice doom. Partiture di basso e batteria dal sapore quasi tribale aprono “Suffocation Of The Mind”, dal riffing estremamente intricato che non può non ricordare i Pestilence. Solo tre brani, ripeto, per diciotto minuti di grande musica. Diciotto minuti che vale la pena di trascorrere, quando si può ascoltare musica di questa caratura!

(Matteo Piotto) Voto: 10/10