(Hells Headbangers) E con quello che sembra un ritmo costante di un album ogni anno abbondante, i cileni Invocation Spells proseguono nella loro discografia. Il black ‘n roll rozzo e spurio partorito e suonato con ferocia non si è mosso di una virgola dal precedente lavoro (recensione qui). Il fantasma dei Venom, confronto pesante e scomodo, aleggia in ogni composizione e mi chiedo come potesse essere altrimenti. La stessa atmosfera malsana ed emaciata si insinua tra le note delle canzoni, inni devoti al black più primordiale e semplice, diretto e live fin nelle ossa. Cosa dire di più dell’album? Certe scelte stilistiche come le sgraziate urla del cantante possono far a tratti sorridere, ma in fin dei conti questi sono gruppi, passatemi il termine, innocui: non porteranno nulla di nuovo nel genere ma non rovineranno pure nulla, quindi perché non lasciarli fare? Già, perché?

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10