(logic(il)logic/Andromeda) I pugliesi Cancrena sono un thrash metal dai contorni texani. Southern. Anche se qualcosa, soprattutto con la gamma vocale di Francesco Morgese, ma non solo, mi ha fatto pensare ai Testament. Un thrash metal pulito che riprende il passato ma senza eccedere nel revival generico. La produzione è sicuramente moderna, nitida e con il giusto equilibro nel valorizzare i singoli musicisti. Mi spiace solo per la batteria, troppo triggerata. Il sound è comunque potente e non perde colpi. Accattivante “Dark Torment”, proprio per l’essere un ibrido tra i Testament e i Pantera, oltre ad un ritmo coinvolgente. Ben strutturata “Under the Law”, incalzante “The Pessimist”, carica di groove “Ancient Strenght” e inusuale, rispetto al resto, “To Nerve Oneself”, strumentale, soffusa, malinconica, progressive. L’aspetto solista delle chitarre (tutte curate da Francis Farinola) è curatissimo e offre un buon risultato. “Hidden Depravity” rivela delle influenze ben precise, come indicato in apertura, ma il sound sembra non soffocare in alcun  complesso. Visto che di questi tempi il thrash metal ritorna prepotentemente, c’è una vera e propria ondata (ed è un bene, almeno per chi scrive), sia nelle sue riproposizioni old school, sia in quelle di tipo moderno e rielaborate (spesso in malo modo, sempre secondo chi scrive), un lavoro simile è da salutare con entusiasmo. I motivi sono la qualità esecutiva, il fatto che l’album suoni comunque fresco e ovviamente grazie a quattro musicisti molto concreti. “Hidden Depravity” è realizzato da quattro baresi (in attività già da anni), i quali non sono inferiori a tante proposte del genere che ogni mese etichette estere e blasonate ci propinano puntualmente nell’ambito del thrash metal.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10